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Nel campo dell’illuminazione, le simulazioni possono essere utilizzate per valutare diversi aspetti relativi alla luce elettrica e alla luce naturale. A seconda dell’obiettivo specifico, è necessario scegliere il software più adeguato.

Una prima distinzione va fatta tra i software basati su un approccio di calcolo di tipo statico e quelli basati su un approccio di tipo dinamico. Grazie ai primi è possibile valutare la distribuzione della luce elettrica o naturale in ambiente; calcolare i parametri per i quali la normativa fornisce i valori limite al fine di soddisfare le condizioni di confort visivo in presenza di luce elettrica (come i valori di illuminamento e uniformità sulle superfici dello spazio o i valori di UGR); valutare la disponibilità di luce naturale in specifiche condizioni meteorologiche (ad esempio cielo clear o overcast) ed in specifici orari e giorni dell’anno.

Grazie ai software per il calcolo dinamico, invece, si può valutare la disponibilità di luce naturale in ambienti interni nell’arco di un intero anno e con un intervallo generalmente orario, considerando le variazioni delle condizioni climatiche specifiche di una determinata area geografica, modellate a partire dai dati contenuti nei file climatici.  In questo modo è possibile ottenere informazioni più complete sulla distribuzione in ambiente di luce naturale durante l’anno, valutare la quantità di luce elettrica necessaria a integrare la luce naturale nel tempo, calcolare i corrispettivi consumi energetici, analizzare le prestazioni di sistemi di controllo automatici o di sistemi schermanti e valutare, con un approccio statistico, l’insorgere di eventuali rischi di condizioni non confortevoli dovute alla presenza di luce naturale.

Infine, va sottolineato che la grande attenzione della ricerca ai cosiddetti effetti non-visivi dell’illuminazione (effetti sull’umore, sulle prestazioni lavorative, sui ritmi circadiani) ha portato allo sviluppo di alcuni software in grado di simulare in modo accurato le interazioni spettrali tra luce e materia per poi valutare le irradianze spettrali all’occhio degli occupanti di uno spazio, grazie alle quali è poi possibile stimare gli effetti non-visivi della luce.

I software più comuni per la simulazione nel campo dell’illuminazione sono elencati e descritti al seguente link:
http://www.ibpsa-italy.org/it/software/illuminotecnica.html